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mercoledì 8 giugno 2011

U sceccu_di Nino De Vita

E' uscito nel quarto numero de "Gli Asini" - rivista romana bimestrale diretta da Fofi e Giulio Marcon -  uno dei racconti in versi di Nino De Vita, poeta dialettale marsalese. Il testo, intitolato per l'appunto U sceccu (l'asino), è una delle creazioni tipiche dell'autore, in quanto a forma (la lingua è il dialetto di Cutusìo, contrada di Marsala che si affaccia davanti allo stagnone); atipica, in quanto a durata del pezzo che si mostra più lungo dei suoi precedenti.
La pubblicazione che sarà inserita nella raccolta Cuntura - dello stesso autore - edita da Mesogea, è portatrice di forti valori e principi morali, un po' come tutte le altre opere devitiane.
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domenica 13 marzo 2011

Goffredo Fofi su "La casa sull'altura"

Nino De Vita viene da una piccola contrada di Marsala che si chiama Cutusio; Simone Massi, l'illustratore del libro, è nato e vive in un piccolo paese che si trova tra Marche e Umbria che si chiama Pergola.
Entrambi appartengono a due mondi che hanno subito nel corso degli ultimi cinquant'anni una trasformazione radicale; una trasformazione che, riflettendoci un po', ci lascia capire quello che è andato perso.
Fa parte di quello che abbiamo perso il nostro vecchio rapporto con la natura: il lavoro della campagna; quello dei contadini. Nel Novecento abbiamo assistito al più grande genocidio della storia, quello dei contadini; questi ultimi sono quasi del tutto scomparsi dalla faccia della terra, facendo sparire quel rapporto materiale e spirituale con la terra, che ha tenuto insieme il mondo dalle origini: da quando i primi uomini hanno cominciato a coltivare la terra, consapevoli dei risultati che avrebbero ottenuto.
Nel rapporto con la natura rientra anche il rapporto con gli animali; un rapporto che prevedeva una forma di rispetto che oggi si è perso (vedi, per esempio, la vita delle galline prima, con le contadine attente che non mancasse loro mai il cibo, lasciate possibilmente libere di vagare in un giardino; vedi la vita delle galline oggi, con gli allevamenti industriali). Questo rapporto con gli animali aveva creato delle armonie, delle sintonie, dei dialoghi, che sono scomparsi nel mondo. Questo libro narra la scomparsa di un mondo; denuncia la fine dell'agricoltura, la fine della campagna, la fine di un rapporto privilegiato con la natura e con gli animali. Quello che resta in questa casa abbandonata dai contadini è la presenza degli animali, che nonostante tutto sentono nostalgia del loro vecchio rapporto con l'uomo; sentono che qualcosa manca; e quando questo qualcosa viene riempito dall'arrivo di un bambino si ricrea di nuovo un'armonia. Armonia che si scompone non appena il bambino non si presenta più in quel luogo abitato dalla natura. E gli animali in una furia distruttiva e autodistruttiva si accaniscono contro quello che resta della casa.
Quello che Nino De Vita e Simone Massi raccontano è un mondo perduto che tentano di fissare in una dimensione extra-tempo.
clicca qui se vuoi vedere il video della presentazione.

giovedì 3 marzo 2011

"La casa sull'altura"


E' coinciso con i festeggiamenti per i 100 titoli della casa editrice Orecchio Acerbo, la presentazione del nuovo libro di Nino De Vita.
La pubblicazione - con titolo "La casa sull'altura" - nasce dall'illustrazione di uno dei racconti in versi appartenenti alla raccolta "Cùntura", ed è il terzo di tre libri editi dalla casa editrice romana.
Illustrata magistralmente da Simone Massi, l'opera è accompagnata da una postfazione di Goffredo Fofi, figura poliedrica dello scenario culturale italiano.
Clicca qui se vuoi vedere il video dell'autore mentre legge il racconto in dialetto